Bova Bizantina 2016

Riflessione sulla Liturgia Bizantina di San Giovanni Crisostomo celebrata da padre Rinaldo Jacopino a Bova il 17 settembre 2016 durante la Giornata di studio sulla tradizione religiosa greca della Chòra

 

La giornata vissuta ieri insieme a voi ha rappresentato per me un'esperienza unica e mai vissuta prima.

Partecipare al rito bizantino ha suscitato in me tanto stupore e tante domande alle quali, da adesso in poi, cercherò di trovare risposta attraverso ricerche e letture.

Una celebrazione di questo tipo crea un contatto diretto con Dio, innesca un ponte, un dialogo privilegiato con un Padre che si mostra potente e glorioso (lo si onora con canti molto più austeri e solenni rispetto ai canti liturgici che intoniamo nelle nostre parrocchie) ma che al tempo stesso si rivela nella sua tenerezza paterna che ci induce ad appellarlo continuamente "papino".

La preghiera che ho vissuto ieri mi ha fatto un pò pensare alla dimensione dell'ascesi orientale, in cui l'uomo si "annulla in Dio", allontanandosi sempre più della sua razionalità e godendo della contemplazione.

Si tratta però di un tipo di liturgia di fruizione elitaria: per vivere un'esperienza totalizzante come quella della preghiera bizantina, a mio parere, bisogna avere alle spalle un cammino spirituale e una preparazione culturale ben saldi.

Il fedele che sceglie questo rito lo fa animato da una consapevolezza profonda: pregare così intesamente e insistentemente aiuta l'uomo a uscire dalla sua corazza di egoismo, scetticismo e indifferenza e sentirsi più vicino a Dio, nella comunione con i fratelli.

Mi piacerebbe molto saperne di più su questa spiritualità, conoscere le vicende storiche che l'hanno determinata, studiarne a fondo la simbologia per poterla comprendere pienamente, ma credo che, come sostiene il professor Minuto, certe volte dovremmo accettare di lasciarci invadere dalla Bellezza senza esigere spiegazioni razionali, senza voler a tutti i costi conferire una logica alle nostre emozioni.

E immagino che questo sia uno dei canali privilegiati attraverso cui Dio tocca la nostra vita, la rinnova, e le dà un Senso, nella Luce abbagliante del suo infinito Amore.

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Federica Campolo

Ultima modifica il Sabato, 23 Marzo 2024 17:20

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